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- di Tommaso Mauro
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Stai attento al C.O.P.P.A. Children's Online Privacy Protection Act, tradotto in italiano "Legge per la protezione della privacy dei minori in rete".

I maggiori trend nel web design moderno (Tango, Material, Minimal, etc.), hanno reso tutto più pulito e ordinato, facendo sparire quasi del tutto le pacchianissime sfumature stile WordArt a cui ci siamo abituati negli anni '90. Nonostante ciò, le sfumature non sono morte, si sono solo adattate.

- di Nino Marco Oliva
Fare growth hacking implica necessariamente seguire un approccio analitico. Tralasciando per il momento dati e numeri asettici, fondamentali per carità, vorrei parlarvi di un tipo di analisi qualitativa che aiuta a capire quali elementi attirano maggiormente l’attenzione dell’utente: mi riferisco all’analisi delle heatmap.

- di Noemi Taccarelli
Una cosa che mi sono spesso trovata a ripetere ultimamente è che il growth hacking funziona solo SE TU sei pronto a farlo funzionare.

- di Nino Marco Oliva
Uno degli usi più interessanti nel campo dell’Intelligenza Artificiale (AI, Artificial intelligence) è il riconoscimento delle immagini. Con questa funzione, i sofisticati sistemi di AI interpretano l’input ricevuto attraverso la visione artificiale, replicando, in sostanza, quello che fa l’occhio umano.

Sul time management ci hanno scritto quintalate di libri, a volte utili, a volte perfetti per quel tavolo che traballa in salotto. Finite il libro, con la testa piena di concetti e di buoni propositi, e poi tornate a sprecare le vostre giornate cercando di affrontare 465 cose contemporaneamente.

Chiunque si occupi di sviluppo dovrebbe avere familiarità con questo scenario: Errore in console, vai a vedere il file che lo genera e scopri che è causato da una variabile globale, e il tuo progetto è composto da 4500 files. Ovviamente non tutti scritti da te.

- di Noemi Taccarelli
Quando parliamo di growth hacking, non è possibile non tirare in ballo i dati. Sì, ma QUALI dati?

- di Valentina Comiato
Ciò che non esiste in rete non esiste affatto. È una realtà amara ma è fondamentale prenderne atto se si vuole far crescere il proprio brand. Oggi il mercato è cambiato: non bastano più le grandi insegne, i cartelloni, gli opuscoli e i volantini da distribuire ai semafori. Oggi, per ottenere davvero dei risultati, bisogna essere online.

- di Valentina Comiato
Ma perché devo inserire tutti questi hashtag sotto le mie foto? Sono sicura che almeno una volta nella vita ti sei posto questa domanda, e ti confido un segreto: me la sono posta anch’io.